Castello di Aci Castello (CT): quello che c’è da sapere
Tra i “luoghi storici” ed immancabili di Catania e provincia non può assolutamente mancare il Castello di Aci Castello: un maniero tanto bello, quanto particolare e misterioso. Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere in questa guida firmata – come sempre – Due Coperti.
Un po’ di storia
Il Castello di Aci Castello (Castrum Jacis), in provincia di Catania, fu il centro dello sviluppo del territorio delle Aci nel Medioevo. Durante i Vespri siciliani, infatti, fu assoggettato alla signoria di Ruggero di Lauria e in epoca aragonese appartenne a Giovanni di Sicilia e, infine, passò agli Alagona, famiglia nobile siciliana, oltre ad essere più volte assediato.
Le origini sono alquanto incerte: ciò che è evidente è che il Castello è costituito da colate laviche sottomarine (pillow) di un’età radiometrica di circa 500.000 anni dal presente. La rupe basaltica, infatti, è circondata da una colata lavica di epoca preistorica. Il primo castello fu edificato nel VII secolo (non manca chi sostiene, invece, che risalirebbe al VI secolo) dai bizantini, su una preesistente fortificazione romana.
Una storia, quindi, alquanto travagliata, fatta di devastazioni (per esempio, ricordiamo i danni del Terremoto del Val di Noto dell’11 gennaio 1693), conquiste e tanto altro. In epoca borbonica, XIX secolo, il Castello di Aci Castello rientrò nel demanio comunale e, proprio in quel secolo, anche Giovanni Verga vi ambientò la sua novella Le storie del Castello di Trezza. Successivamente, il maniero fu restaurato e, dal 1985, è visitabile in toto, ospitando il Museo Civico.
Curiosità: in ordine temporale, il Castello di Aci Castello sorse dopo il Castello Ursino di Catania.
A tal proposito, ecco il link del nostro articolo/approfondimento sulla fortezza catanese collocata in pieno centro: Link.
Tour del Castello di Aci Castello
Sorgendo su un promontorio di roccia lavica a picco sul mare, per accedere al Castello di Aci Castello si deve percorrere una scalinata in muratura. L’antico ponte levatoio in legno, oggi, non esiste più (sebbene vi siano alcuni resti) ma, un tempo, era il protagonista della scalinata d’ingresso.
Al centro della fortezza, ben visibile, è il Donjon: torre quadrangolare fulcro di tutto il Castello. Ancora si può notare il cortile, dove c’è un piccolo e curato orto botanico a cielo aperto che espone una collezione di piante, soprattutto grasse, di valore notevole; altri ambienti (tra cui quello dove sorge il Museo Civico) e una cappella. Oltre a questo, incanta da sempre i turisti di ogni parte del mondo, la bellissima terrazza panoramica sul golfo.
Attenzioniamo, quindi, il Museo Civico che offre un viaggio nel passato degno di nota. Spesso si possono ammirare mostre itineranti ed eventi culturali, oltre ad un’esposizione permanente articolata in 3 sezioni principali:
- archeologica, con manufatti e strumenti dell’uomo dalla preistoria fino all’età medievale;
- mineralogica, con minerali delle isole dei Ciclopi e di Aci Castello, bombe vulcaniche e tanto altro ancora;
- paleontologica, che ospita fossili riconducibili all’intervallo di tempo che va dall’era Mesozoica al Pleistocene.
Se volete saperne di più su orari e prezzi, vi lasciamo il link del sito ufficiale del Comune di Aci Castello nella parte relativa al Castello: Link.
Il Castello di Aci Castello per i Catanesi
Oltre a costituire un patrimonio culturale e storico di indubbio valore, il Castello di Aci Castello è molto di più di quello che sembra per i Catanesi. Innanzitutto, si tratta di una meta gettonatissima durante l’estate, punto di incontro per tutti coloro che “fuggono” letteralmente dal caldo della città e si rifugiano in questo piccolo “tesoro” vicino al mare.
Ma non è tutto: si tratta di un luogo simbolo della “Riviera dei Ciclopi” che racconta storie, ma anche leggende a tratti inquietanti, ma anche uniche. Una tappa fondamentale per i turisti che vogliono scoprire tutto su Catania e i suoi dintorni ancor più magici.
Leggende e episodi paranormali del Castello di Aci Castello
Aleggiano, intorno alla fortezza, tantissime voci popolari che si tramandano di generazione in generazione. Per esempio, si narra che un cacciatore, nei pressi del Castello di Aci Castello, uccise per errore una gazza del governatore del maniero. Quest’uomo era noto per il suo carattere perfido e vendicativo al massimo e, infatti, imprigionò il cacciatore per il suo gesto imperdonabile.
Trascorse in cella 13 lunghi anni. Salvifico fu l’intervento del Gran Duca di Massa che, in visita al Castello, ascoltò la melodia che il cacciatore volle dedicargli. Estasiato, ordinò subito la scarcerazione del prigioniero sancendo la sua definitiva libertà.
C’è dell’altro, forse di ancora più sconvolgente: pare che alcuni abbiano riferito della presenza di strane figure che girovagherebbero per i corridoi della rocca. L’ex custode, ormai deceduto, avrebbe dichiarato di aver visto dei fantasmi di antichi guerrieri, mentre due impiegate comunali – intorno alle 3 – avrebbero udito il rumore di alcune catene che stridevano e strani lamenti, e furono costrette a scappare di gran corsa. Qualcuno, tra l’altro, pare sia rimasto ad attendere le apparizioni pronto a fotografare il tutto. Ci sarà riuscito?
Se avete voglia di scoprire altre informazioni sulla città di Catania, date un’occhiata alla nostra pagina dedicata proprio al capoluogo etneo.