Gita fuori porta: Alla scoperta del Lago Maulazzo (ME)

Gita fuori porta: Alla scoperta del Lago Maulazzo (ME)

Voglia di una gita fuori porta? Noi di Due Coperti vi portiamo alla scoperta del Lago Maulazzo, in provincia di Messina, immerso nel bellissimo Parco Naturale dei Nebrodi. Una giornata all’insegna della natura e del relax. Pronti? Partenza, via!

Bacino artificiale di circa 5 ettari, il Lago Maulazzo è collocato nel Parco dei Nebrodi alle pendici del Monte Soro. Si tratta di uno dei laghi “più alti” della Sicilia. Fu realizzato negli anni ’80 del XX secolo dal Corpo forestale della Regione Siciliana. Moltissimi turisti vi giungono, soprattutto d’estate e nei periodi festivi.

Come arrivare al Lago Maulazzo

Per arrivare al Lago Maulazzo occorre giungere, innanzitutto, a Cesarò. Successivamente, basta percorrere la SS 289 e vi accorgerete fin da subito di essere entrati in una “favola”, tra scenari boschivi e panoramici, fino alla prima area di sosta: “Portella Femmina Morta“. Entrando nella strada sterrata, si prosegue per circa 2 km fino a un piccolo bivio. Questa è la seconda area di sosta.

A questo punto avete due alternative: lasciare l’auto e proseguire a piedi per un sentiero di circa 2,5 km immersi nella natura o continuare con la vostra vettura fino al Lago, con parcheggi in prossimità della riva. Complessivamente, strada non del tutto agevole, ma non impossibile.

Noi di Due Coperti abbiamo optato per la prima soluzione, per goderci anche una piacevole passeggiata prima di raggiungere la meta. In fondo, anche questo fa parte della gita fuori porta per chi piace camminare, sebbene alcuni tratti possano risultare difficoltosi (soprattutto per la pendenza al ritorno se non si è allenati un minimo)!

Un picnic tra i boschi

Al Lago Maulazzo si può stare un’intera giornata, magari prevedendo un picnic tra i boschi con il fantastico sfondo del Lago tra rane, libellule, la frescura degli alberi e tanta, tanta pace. Trattandosi di una meta gettonata, in molti lo scelgono per una scampagnata in famiglia o con amici per godersi un po’ di fresco.

Tre le tipologie di scenari, una per ogni lato del bacino artificiale. Da un lato, un fantastico prato abbastanza rettilineo (prediletto dai piccoli gruppi) dove stendere in tranquillità teli o tende, sulla riva opposta, invece, il bosco diventa più fitto e con una maggior pendenza: questo lo rende meno adatto, ma non inagibile, per i picnic. In terzo luogo troviamo un grande spiazzo prediletto da camper e grandi gruppi.

Da non sottovalutare anche il percorso naturalistico che porta direttamente al Lago: si procede attraverso sentieri nascosti e inusuali, ammirando ruscelli d’acqua limpida, piccoli mammiferi, rapaci diurni, grifoni e, con un po’ di fortuna, anche l’aquila reale. Oltre a questo anche piante, fiori e i funghi tipici del sottobosco.

Consigli per la visita

Assolutamente consigliati, per l’escursione, scarpe da trekking, abbigliamento stratificato in base alla stagione, cappellino e occhiali da sole, zaino con acqua e pranzo a sacco. Si raccomanda, però, di partire leggeri, senza troppi pesi se opterete per la scarpinata a piedi.

Se la vostra preferenza è quella di guidare fino al Lago comodamente in auto, allora è chiaro che potete “azzardare” nei carichi, agevolati dalla vostra vettura.

Potete portare anche un telo da stendere a terra tra i boschi e godere dello spettacolo naturale che vi si aprirà davanti ai vostri occhi. Attenzione che in loco non è presente alcuna attività commerciale, né bagni. Meglio avere tutto con sé.