Le Località più belle della Sicilia: Nicolosi (CT)

Nicolosi, in provincia di Catania, è un borgo etneo collocato alle pendici meridionali del vulcano Etna. Meta gettonata soprattutto d’estate per sfuggire alle alte temperature, è apprezzata anche d’inverno per i vari coni piroclastici (i più importanti: Monti Rossi e la collina di Mompileri). Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Descrizione di Nicolosi

Per la sua strategica e baricentrica posizione tra il mare ed il vulcano, Nicolosi (Niculusi o Niculosi in siciliano) rappresenta storicamente la “Porta dell’Etna” e così viene spesso anche identificata.

Deve probabilmente (non è possibile accertarlo in modo assoluto perché non ci è stata tramandata nessuna documentazione certa in proposito) il suo nome al monastero benedettino di San Nicolò, situato nel suo territorio fin dal 1359.

Lo stretto legame tra il paese e il vulcano che lo domina spiega il motto che troviamo contornato da ramoscelli di ginestra, il primo fiore della lava, sullo stemma ed il gonfalone municipale comunale: “SUBRIDENS OCELLUS CIVITAS FERVIDO MONTIS IGNE FACTA” (=”Cittadina resa dal fervido fuoco del monte una gemma splendente“).

Il centro storico si sviluppa tutto intorno alla piazza principale e alla sua bellissima Chiesa: qui si svolge, essenzialmente, gran parte della movida serale e diurna dato che ci sono gelaterie, pub, ristoranti e pizzerie.

Per posteggiare, ci sono diverse soluzioni, alcune gratuite e qualcuna a pagamento, tra cui anche ampi posteggi. Trattandosi di un cittadina piuttosto piccola, si gira tranquillamente a piedi quindi qualsiasi distanza non è mai esagerata, ma anzi una piacevole passeggiata.

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Cosa vedere a Nicolosi

punti di interesse di Nicolosi non sono affatto pochi, quasi del tutto concentrati nel centro storico. Vediamo cosa vedere assolutamente una volta arrivati nella località siciliana.

MAPPA

• ETNA

Data la vicinanza, il consiglio è quello di raggiungere il Rifugio Sapienza dell’Etna, luogo ideale per una giornata di sci o, in assenza di neve, per una giornata di trekking. Ci sono tanti percorsi più o meno difficili da poter percorrere. Dal Rifugio, in caso di belle giornate soleggiate, si può godere un panorama mozzafiato sul Golfo di Catania. Inoltre, nelle sue vicinanze si possono visitare i Crateri Silvestri, o si può prendere la funivia per raggiungere la Torre del Filosofo.

• MONASTERO DI SAN NICOLÒ L’ARENA

Il Monastero di San Nicolò l’Arena, oggi sede dell’Ente Parco dell’Etna, ospita un museo ed è una tappa obbligata. Si tratta di una chiesa settecentesca realizzata in stile barocco, costituita da un’unica navata e da una facciata resa particolare dall’utilizzo di pietra lavica.

• MUSEO VULCANOLOGICO DELL’ETNA

Da vedere assolutamente è il Museo Vulcanologico dell’Etna, interamente dedicato al Monte Etna, con l’intento di incentivare il turismo sull’isola. Presente una ricca collezione di fotografie e gigantografie, che descrivono le diverse fasi evolutive delle eruzioni del vulcano più attivo d’Europa, ma anche scorie, cristalli di ematite e silicati, prodotti proprio dal vulcano.

• CHIESA MADRE

La Chiesa Madre – intitolata allo Spirito Santo – rappresenta uno dei monumenti più importanti di Nicolosi. Fu ricostruita dopo l’eruzione del 1669 con i contributi del Comune e dei cittadini benestanti nello stesso luogo dove sorgeva prima di essere distrutta. La struttura in pietra lavica si vede soltanto nel campanile, mentre la facciata è nel classico stile ottocentesco. Al suo interno si possono ammirare un pregevole Crocifisso ligneo del ‘700 ed un organo attribuito al Cinquemani.

• MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA

Il Museo della civiltà contadina è dedicato alle arti, usi e costumi degli abitanti appartenenti alla civiltà contadina del luogo. È possibile ammirare gli ambienti in cui si svolgevano le attività contadine. Il museo offre testimonianze del lavoro e della vita nelle campagne siciliane tra Ottocento e Novecento.

• CHIESA DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie sin dal XVI secolo esisteva, nel luogo ove oggi sorge la Chiesa parrocchiale S. Maria delle Grazie: una chiesetta, poco più grande di una cappella. Essa era dedicata alla Madonna di tutte le Grazie e fu l’unica a non subire danni negli eventi del 1669, tanto che, proprio qui, furono portati e conservati i paramenti sacri e il S.S. Sacramento dalla Chiesa Madre. Della chiesetta originaria non rimane oggi che il sito, in quanto alla fine del secolo scorso la stessa fu completamente demolita, sacrificandola alla costruzione dell’attuale Chiesa (ciò è deprecabile perché essa costituiva l’unica testimonianza dei fabbricati anteriori al 1669).

• PINETA

Celebre è la Pineta di Nicolosi, o Monti Rossi: si tratta di un’ampia distesa ben tenuta dove è possibile fare un picn nic particolare, dentro un cratere, mangiando all’ombra di altissimi pini protetti dai venti dentro una conca naturale.

Cosa mangiare a Nicolosi

La tradizione culinaria di Nicolosi vanta una ricca selezione di prodotti locali che sono una vera e propria delizia per il palato e che rispecchiano in pieno lo stile siciliano.

Innanzitutto, degna di nota la rosticceria, meglio nota come tavola calda, molto assortita proprio a Nicolosi. Si può assaggiare non solo il classico arancino al ragù, ma anche alla carbonara, al nero di seppia, ai funghi, al salmone.

Un altro must è sicuramente la cipollina: pasta sfoglia ripiena di passata di pomodoro, prosciutto, mozzarella e naturalmente cipolla; così come la cartocciata, in tantissime varianti, dalla classica con pomodoro, formaggio e prosciutto, a quella con wurstel, patatine, maionese e ketchup, fino alla cartocciata di melanzane e uovo sodo.

Da non sottovalutare anche la colazione: immancabile è la raviola con la ricotta, sia fritta e al forno. Inoltre anche irispanzerotti e cornetti di ogni tipo. Da provare tutti!

Ancora, Nicolosi spicca nella zona Etnea per un pane tipico fatto con semola di segale: il pane nero di Immanu che durante le carestie, per la natura rustica della specie, riusciva comunque a sfamare la popolazione.

Tra i primi piatti quindi caratteristiche le paste con i legumi (a pasta cch’i cicira, pasta con i ceci, per la festività di San Giuseppe), con il finocchietto selvatico, i broccoli (i vrocculi affucati), il cavolfiore, gli asparagi selvatici.

Tra i secondi menzioniamo il lacerto di vitello “aggrassato” (cotto lentamente con la cipolla ed il vino), ‘u fassumauru (rollé di carne), l’agnello al forno ed i conigli selvatici in agrodolce.

Prodotti tipici, infine, sono gli agrumi, olive, ortaggi, castagne, gelsi, fichi, uva. buonissimi i “fungi di ferla” (pleurotus ferulae), l’ingrediente caratterizzante della migliore cucina nicolosita.

Esperienze da vivere a Nicolosi

Per esplorare in toto Nicolosi, ci sono delle esperienze assolutamente da fare. Innanzitutto, la manifestazione più importante è, senza ombra di dubbio, la Festa di Sant’Antonio Abate, il 16 e 17 gennaio.

Il 18 e 19 marzo, in occasione della Festa di S. Giuseppe, si svolge una processione del fercolo con il Simulacro del Santo per le vie del paese, “Asta in Piazza” dei beni e primizie locali raccolti durante la processione.

Particolare anche il periodo di Pasqua: si inizia con la domenica delle Palme, con “A troccula” suonata dai ragazzi delle due parrocchie (strumento che viene suonato per le vie del paese, anziché suonare le campane); la processione del Cristo Morto e dell’Addolorata per le vie del centro storico e salita al Calvario (Venerdì santo); “A cascata da tila” in Chiesa Madre (notte del sabato santo – Veglia Pasquale).

Degna di nota, il 15 e 16 luglio, la Festa della Madonna del Carmelo nella chiesetta omonima (Esposizione del Simulacro), con le SS. Messe e benedizione degli “Abitini o Scapolari“, in serata S. Messa solenne sul sagrato antistante con processione del Simulacro portato a spalla; Albero della cuccagna (la sera della Vigilia).

Seguendo questo buon consiglio, la mattina per tempo ci siam messi in cammino e rivolgendoci sempre a guardare indietro, dall’alto dei nostri muli, abbiam raggiunto la zona delle lave non ancora domate dal tempo. Blocchi e lastre frastagliate ci presentavano le loro masse irrigidite, attraverso le quali le nostre cavalcature si aprivano a caso un sentiero. Giunti alla prima vetta d’una certa importanza, abbiamo fatto sosta. Il Kniep ha riprodotto con grande esattezza ciò che si presentava innanzi a noi dalla parte della montagna: le masse di lava in primo piano, le vette gemelle dei Monti Rossi a sinistra, e di rimpetto a noi la selva di Nicolosi, sopra la quale si ergeva il cono dell’Etna ricoperto di neve e leggermente fumante. […]

– J. W. Goethe, Viaggio in Italia

Se avete voglia di scoprire altre informazioni sulla città di Catania, date un’occhiata alla nostra pagina dedicata proprio al capoluogo etneo.