Le Località più belle della Calabria: Pizzo Calabro (VV)

Le Località più belle della Calabria: Pizzo Calabro (VV)

Pizzo Calabro, in provincia di Vibo Valentia, è una piccola località tra le più belle della Calabria. Il borgo è rinomato per la produzione del tartufo ed è una meta gettonatissima, soprattutto d’estate. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Descrizione di Pizzo Calabro

Arroccato su un promontorio al centro del Golfo di Sant’Eufemia, Pizzo Calabro (U pìzzu in calabrese) è un borgo di mare sul Tirreno che affascina, da sempre, e attrae tantissimi turisti. Conserva ancora oggi la sua impronta medievale e tra panorami mozzafiato e punti d’interesse spettacolari, è una meta assolutamente da considerare in un viaggio in Calabria.

Il centro storico si snoda attraverso tante viuzze strette dove sventolano panni al vento su vecchi balconi e palazzi datati. Ogni stradina confluisce verso la piazzetta principale del borgo, Piazza della Repubblica, dalla quale si gode una vista senza precedenti. Una delle vie principali è Corso Garibaldi dove si trovano negozietti di tutti i tipi.

Per posteggiare vi sono diverse soluzioni in giro per la città, tra cui diversi stalli blu (a pagamento) dove poter lasciare indisturbata l’auto, tutti a ridosso della piazza principale. Ci si può accontentare, in alternativa, di fare qualche passo a piedi prima di raggiungere il cuore della località per trovare posteggi gratis. Niente di impossibile, però, dato che si tratta di un piccolo borgo tranquillamente visitabile a piedi.

Borgo - Pizzo Calabro (VV) (IT)
Borgo – Pizzo Calabro (VV) (IT)

Cosa vedere a Pizzo Calabro

Quando si visita un luogo la domanda principale riguarda i punti di interesse, per non perdersi proprio nulla. Quindi, anche in questo caso, occorre chiedersi: cosa vedere assolutamente a Pizzo Calabro?

• CHIESA RUPESTRE DI PIEDIGROTTA

La Chiesa Rupestre di Piedigrotta è una tappa fondamentale nella vostra visita a Pizzo Calabro. Si tratta di un luogo di culto scavato nella roccia. All’interno è collocato un altare e il soffitto è affrescato con la scena di un naufragio al quale miracolosamente scamparono dei marinai napoletani. Angelo Barone, artista locale, dal 1880 decise si scolpire le pareti di roccia della chiesa per realizzare figure ad altorilievo e a tutto tondo che ancora oggi si conservano. Dopo di lui, il figlio Alfonso continuò l’opera nel 1917. Poi agli inizi degli anni ’60 atti vandalici distrussero il luogo e un nipote dello scultore diede nuova vita alla chiesa, ripristinandola in tutto il suo splendore.

• CASTELLO ARAGONESE MURAT

Merita una sosta il Castello Aragonese, collocato alla fine della piazzetta del paese. La fortezza è stata il luogo in cui si assistette all’uccisione di Gioacchino Murat, re di Napoli durante l’impero di Napoleone. Si tenne un processo veloce contro di lui ma non comparì nemmeno come imputato, sapendo che sarebbe stato condannato a morte. Così accadde: fu fucilato il 13 ottobre 1815. La visita si sviluppa tramite un percorso guidato che parte dalle prigioni fino al piano nobile del castello. A rendere tutto più realistico dei manichini vestiti con le uniformi francesi e napoletane dell’epoca. Il punto d’interesse divenne monumento storico nazionale nel 1892.

• U SPUNDUNI

Accanto al Castello si trova il punto panoramico U spunduni, uno dei più belli di Pizzo. Accanto, poco più in basso c’è la particolare scultura Il Collezionista di venti, un uomo che sembra riflettere osservando il mare come fonte d’ispirazione.

• FONTANA GARIBALDI

La Fontana Garibaldi, nota anche come fontana vecchia, si trova su Corso Garibaldi. Nell’agosto del 1860 i Garibaldini della Brigata Orsini, nelle sue acque ferrigne, trovano frescura e ristoro, immersi nell’accoglienza della popolazione locale.

• PIAZZA DELLA REPUBBLICA

Cuore pulsante di Pizzo Calabro è Piazza della Repubblica dove si trovano diversi edifici storici (compreso il Castello) e le principali gelaterie. Da non sottovalutare il panorama intorno: lo splendido mare turchese fa da cornice al borgo per rendere tutto ancora più unico e magico.

• CHIESA DELL’IMMACOLATA

La Chiesa dell’Immacolata, dalla facciata bianca e gialla, è stata fatta costruire dai commercianti e dagli artigiani del luogo nel 1630, tutti devoti alla Vergine Maria. Si trova dalla parte opposta a quella della terrazza sul mare dove ci sono le famose gelaterie. La facciata presenta un portale sormontato da un arco a tutto sesto sottolineato dai semiarchi che incorniciano i finestroni laterali del livello superiore: quest’ultimo è dominato dalla statua dell’Immacolata posta al centro in grande risalto in una nicchia ad arco a sesto acuto. A sormontare il tutto si trova un crocifisso e di lato si può notare la torre campanaria.

• CHIESA DI SAN GIORGIO MARTIRE

Il Duomo di San Giorgio Martire è stato costruito nella seconda metà del ‘500. All’interno la struttura è a croce latina con diverse statue di marmo. Maestoso, all’ingresso, il portale marmoreo. Nei sotterranei è sepolto il re Gioacchino Murat.

• VICOLO DEL BACIO

Non lasciatevi scappare il Vicolo del Bacio. Proprio lungo la scalinata di Corso San Francesco, nel 1968, l’ideatore Mimmo Pacifico diede il primo bacio alla moglie. La stradina è resa ancora più romantica da alcune immagini di baci famosi del cinema, letteratura e canzoni. Questa non è la prima iniziativa di Mimmo Pacifico e della sua associazione culturale: in passato, infatti, era stato inaugurato anche il Vicolo degli abbracci.

Cosa mangiare a Pizzo Calabro

Non si può pensare alla tradizione culinaria di Pizzo Calabro senza associare il borgo al tartufo: gelato alla nocciola spolverato di cacao ripieno di morbido cioccolato fuso. Pare che sia stato creato in una delle pasticcerie della piazzetta di Pizzo. Vi consigliamo la pasticceria Ercole, ma anche la pasticceria Dante, proprio di fronte. In realtà esistono altre varianti al pistacchio e anche il tartufo bianco. In ogni caso è stato il primo gelato in Italia a ottenere il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta).

Come tutta la Calabria trionfa la cipolla rossa, ma anche i piatti a base di pesce fresco locale: primo tra tutti, il tonno e poi i “surici” (nome con cui viene chiamato nella Regione il pesce pettine). Ovviamente da assaggiare anche la Nduja di Spilinga, un must have nella cucina locale calabrese. Come frutta, fragole e zibibbo (tipo di uva bianca).

Le Spiagge più belle di Pizzo Calabro

Trattandosi di una località prevalentemente estiva, Pizzo Calabro è conosciuto soprattutto per le sue spiagge particolari e sui generis. Vediamo insieme quali sono le più belle.

  • Spiaggia di Piedigrotta, collocata qualche metro più a sinistra rispetto alla Chiesa rupestre di Piedigrotta. Insenature stupende bagnate da un’acqua limpida, tra scogli e sabbia;
  • Spiaggia di Pizzo Calabro, proprio sotto il Castello nel Lungomare, principalmente sabbiosa, pulita e trasparente;
  • Spiaggia di Briatico, un susseguirsi di spiagge, scogliere e baie, sabbia chiara incastonata in un tratto costiero roccioso;
  • Spiaggia di Tropea (Mare Grande e Mare Piccolo), rispettivamente a sinistra e destra del Santuario di Santa Maria dell’Isola. Tra loro, si trova una grotta che le congiunge e offre una piccola lingua di sabbia dove è possibile fare il bagno;

Per saperne di più, leggi il nostro articolo dedicato: Link.

  • Spiaggia di Grotticelle, a Capo Vaticano, prevalentemente sabbiosa ma con alcune zone rocciose, per lo più lontane dalla riva, è un vero e proprio spettacolo della natura. La cosa che più sorprende è la colorazione dell’acqua con tonalità sul turchese, più o meno intenso, assolutamente cristallina;

Ecco la nostra guida per conoscere tutto ciò che c’è da sapere: Link.

  • Spiaggia di Michelino, a Parghelia tra Tropea e Zambrone, con sabbia e scogli per tutti i gusti. Prima di arrivare, però, vi aspetteranno oltre 200 gradini… ma il gioco vale la candela!

Per informazioni aggiuntive, vi consigliamo il nostro approfondimento: Link.

Ci sono certe città sconosciute il cui nome, per inattese, terribili, clamorose catastrofi, talvolta acquista improvvisa fama europea e che s’ergono in mezzo al secolo come una di quelle paline storiche
piantate dalla mano di Dio per l’eternità: tale è il destino di Pizzo.
Senza annali nel passato e probabilmente senza storia nell’avvenire, essa vive sulla sua gloria di un giorno ed è diventata una delle stazioni omeriche dell’Iliade napoleonica. Infatti è noto che fu nella città di Pizzo che Gioacchino Murat venne a farsi fucilare, là che quest’altro Aiace trovò una morte oscura e cruenta“.

– Alexandre Dumas (padre)

Se avete voglia di scoprire altre informazioni su Vibo Valentia, date un’occhiata alla nostra pagina dedicata proprio alla città Regina della Costa degli Dei.